Il 12 marzo 1882 ad Antibes nasce un nuovo quartiere, tra spiagge e pinete, che prenderà il nome di Juan-les-Pins .
Il successo della meta turistica inizia realmente alla fine della prima guerra mondiale, con “l’arrivo degli americani”. La località, da stazione di villeggiatura invernale, diventa negli anni ’20 stazione balneare quando il costruttore edile Édouard Baudoin acquista il Casinò, lo ristruttura magnificamente e lo inaugura all’inizio dell’estate del 1924 al cospetto dell’élite intellettuale e artistica dell’epoca. Tra gli invitati c’è anche Franck Jay Gould, un ricco ereditiere americano in vacanza nella regione che vi rimane tanto affascinato da investire nella località, facendo erigere il celebre albergo di lusso Le Provençal. Nello stesso periodo i mecenati americani Gerald e Sara Murphy decidono di trascorrere l’estate a Cap d’Antibes e si circondano di artisti e scrittori all’epoca alla moda come Pablo Picasso, Fernand Léger, Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway, John Dos Passos e molti altri.
È con loro che hanno inizio le stagioni estive e la fama di Juan-les-Pins.
Fra i tanti artisti conquistati dal fascino di Antibes e Juan-les-Pins, vi è anche Sidney Bechet, che per un certo periodo di tempo vi dimora e organizza un festivo matrimonio per le strade di Antibes. È lui, assieme ad altri musicisti, a portare qui il jazz ed è proprio in suo onore che nel luglio del 1960 viene creato il festival di musica Jazz che da allora si svolge ogni estate nella Pineta Gould e permette ai musicisti di suonare al ritmo delle onde e delle cicale e con il mediterraneo come scenografia.
La storia di Juan-les-Pins è ancora oggi nella sua configurazione architettonica.
Da non perdere a Juan-les-Pins:
1 – Al limite di Cap d’Antibes, visibile dall’ingresso del Porto Gallice, sulla collina (chemin du croûton), il castello di Juan-les-Pins. Costruito con la nascita della stazione di villeggiatura, attorno al 1860, fu residenza della regina Emilia di Sassonia e successivamente, un’estate, ospitò anche Rodolfo Valentino e la sua consorte. Nel corso dei decenni la struttura è stata modificata per diventare, oggi, una residenza suddivisa in più appartamenti.
2 – Risalendo verso Juan-les-Pins, sulla sinistra, un originale piccolo castello, finto medievale, color terra di Siena e detto “Villa la Vigie” (la vedetta) prima anch’esso di proprietà di Frank e Florence Jay Gould. Nella struttura soggiornarono e furono invitati dalla coppia numerosi artisti, tra cui Jean Cocteau, Estée Lauder, Charlie Chaplin e Pablo Picasso, che una volta ne dipinse anche le pareti, anche se l’opera non piacque a Frank Jay Gould, che decise di ricoprirle.
3 – Poco distante, il bellissimo hotel Belles-Rives rende omaggio allo scrittore Francis Scott Fitzgerald. Inizialmente, quella che negli anni ’20 era nota come Villa St-Louis era infatti la residenza estiva di Francis Scott e Zelda Fitzgerald, che qui vissero diversi mesi di grande felicità. Dopo essere andati via, il giovane russo Boma Estène acquista la villa, la fa ampliare e vi apre un hotel in riva al mare: il primo della Costa Azzurra. L’attuale proprietaria, nipote di Boma, si sforza di conservare lo spirito originale del luogo, di cui ha arredato il bar, il ristorante e il dehors con mobili Art Déco, foto e opere d’arte dell’antenato.
4 – A pochi passi dall’hotel, la Pineta. Il parco della Pineta è suddiviso in due parti. Nella parte nord, un’area giochi per bambini, una giostra, una scultura di Sosno, tante panchine al sole o all’ombra degli ormai centenari pini a ombrello.
La parte sud, detta “Pineta Gould” (riconoscibile grazie alla celebre struttura metallica a strapiombo sul mare), ogni anno a luglio si trasforma in sala concerti a cielo aperto che ospita svariate esibizioni di artisti e soprattutto, dal 1960, il festival Jazz a Juan. Sul marciapiede che corre lungo la Pineta Gould è possibile vedere le impronte dei jazzisti che hanno contribuito a scrivere la storia del festival.
5 – Proseguire costeggiando la Pineta verso nord, passando davanti al Juana, hotel costruito nel 1931 in stile Art Déco e, poco più in là, sarà possibile ammirare il Palazzo dei Congressi: una struttura ultramoderna portata a termine nel 2013 dall’architetto Jean-Jacques Ory che ospita lungo tutto l’arco dell’anno numerosi eventi aperti al pubblico e congressi privati. Il 1° piano dell’edificio ospita inoltre l’Ufficio del Turismo di Juan-les-Pins.
6 – Per raggiungere le vie commerciali basterà arrivare alla fine del boulevard Édouard Baudoin, dove inizia la Promenade du Soleil, con caffè, ristoranti e spiagge private che permettono di fare una pausa ammirando il mare. La fontana della bagnante, inoltre, apporta un po’ di frescura nei mesi estivi. A luglio e agosto, dalle 18:30 alle 00:30, tutte le sere la promenade ospita un affascinante mercatino.
7 - Alla fine della Promenade, prendere l’avenue Courbet. All’incrocio con l’avenue de l’Esterel, da notare 3 edifici in stile Art déco, tra cui l’Hôtel des Ombrelles.
8 – In rue du Dr Fabre, sono degni di nota 2 edifici. Palazzo Biagini, quasi di fronte alle Poste, che non manca certo di originalità e mescola più stili, dando vita a quell’enorme dimora un po’ barocca e un po’ Art Déco che negli anni ’20 ospitò una famiglia genovese in fuga dal fascismo.
Continuando a scendere, poi, ,l’Auberge du Pin Doré, struttura realizzata nel 1926 e recentemente ristrutturata rispettandone i vivaci colori originali.
9 – Ai confini della città, prendendo in direzione Cannes (a 3 km dalla Pineta), Parco Exflora: un giardino di 5 ettari che, attorno a un grande oliveto, riunisce le varie espressioni del giardino mediterraneo, dalla Roma antica fino all’esuberante Riviera francese dell’800.